Modulistica


Di seguito i modelli e i documenti da compilare per:

Ogni intervento che si intende intraprendere su immobili o aree sottoposte a regime di tutela paesaggistica deve essere preventivamente autorizzato dall’amministrazione competente, alla quale va presentato il progetto degli interventi che si intendono realizzare, assieme alla documentazione richiesta

segnalata nel link soprastante. 

A questo punto è necessario attendere la verifica di compatibilità tra i valori paesaggistici da tutelare e l’intervento progettato e, se questa viene accertata, la conseguente autorizzazione paesaggistica.

L’autorizzazione deve essere di regola ottenuta prima dell’inizio dei lavori e, a parte nel caso di interventi realizzati in assenza o difformità dall’autorizzazione paesaggistica che non abbiano comportato un aumento di superficie o volume utile oppure utilizzando materiali diversi da quelli prescritti nell’autorizzazione o ancora per interventi considerabili come manutenzione ordinaria o straordinaria, l’autorizzazione non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione.

L’autorizzazione è rilasciata dalla Regione, che deve acquisire il parere vincolante della Soprintendenza. La Regione può delegare questa attività alle province, ai comuni, agli enti parco o ancora a forme associative e di cooperazione fra enti locali. 

Per i moduli relativi alla richiesta di autorizzazione paesaggistica si rinvia alla Regione Lazio.

Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004) individua alcune forme di intervento sui beni culturali che sono vietate in termini assoluti: la distruzione, il danneggiamento e l’uso non compatibile con il carattere storico-artistico-architettonico del bene oppure un uso che potrebbe comprometterne la conservazione. Qualsiasi opera e lavoro su beni culturali è invece subordinata all’ottenimento dell’autorizzazione del Soprintendente.

L’autorizzazione è resa sulla base di un progetto presentato dal richiedente, e può contenere prescrizioni. I documenti da allegare alla istanza di autorizzazione all’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sui beni culturali sono elencati qui.

I beni culturali soggetti ad autorizzazione sono quelli, di proprietà pubblica, per i quali sia stata eseguita con esito positivo la verifica di interesse o quelli di proprietà privata per i quali sia stato emesso un provvedimento di dichiarazione di interesse. Sono comunque sottoposti ad autorizzazione anche i beni culturali di proprietà pubblica aventi più di settanta anni e di autori non viventi finché non sia intervenuta la preventiva verifica di interesse.

L’autorizzazione per interventi di edilizia o restauro è richiesta dal proprietario del bene culturale ed è rilasciata dal Soprintendente entro 120 giorni dal ricevimento dell’istanza. Tale termine è sospeso se la Soprintendenza chiede chiarimenti o integrazioni progettuali oppure procede ad accertamenti di natura tecnica sul bene.
Nel caso di lavori che comprendono il restauro di un bene culturale alla richiesta di autorizzazione dovrà essere allegato il Progetto di Restauro redatto e firmato da un professionista in possesso della qualifica di Restauratore di Beni Culturali nello specifico settore di competenza in relazione al bene in oggetto ai sensi della normativa vigente (ex art. 182 ed ex art. 29 del D.Lgs 22.01.2004 n. 42) e che pertanto risulti incluso negli Elenchi Ministeriali.

La L. 241/90 (modificata e integrata dalla legge 15/2005) apporta importanti modifiche nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e i diritti dei cittadini e consente ai cittadini di veder garantiti i propri diritti nei confronti dell’amministrazione pubblica: hanno diritto ad una informazione qualificata, ad accedere ai documenti amministrativi e conoscere, nei limiti precisati dalla legge, lo stato dei procedimenti amministrativi che li riguardano, seguendo le fasi attraverso cui l’attività amministrativa si articola.

La consultazione delle pratiche di archivio e la richiesta di copia degli atti in esse contenuti è regolamentata dalla legge 241/90 (legge sulla trasparenza degli atti pubblici) e dalla L. 675/96 (legge sulla privacy) ed è richiesta attraverso il modulo soprastante.

Possono avere diritto all’accesso:

  • I proprietari degli immobili;
  • I tecnici incaricati dalla proprietà (con formale autorizzazione);
  • I titolari di un interesse concreto, diretto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata alla documentazione alla quale è chiesto l’accesso (titolari di contenziosi riguardanti la situazione dell’immobile; associazioni o comitati portatori di interessi diffusi, ove l’oggetto della richiesta sia compreso nell’attività oggetto delle previsioni dello statuto; ecc.).

Il cittadino può esaminare gratuitamente i documenti amministrativi; nel caso in cui si chiedesse il rilascio di una copia dei documenti (o di un estratto di essi), la consegna può essere subordinata al rimborso del costo di riproduzione, eccetto diverse disposizioni. Per le copie autentiche (ovvero copie conformi all’originale) dovrà essere corrisposto l’importo di €. 16,00 in marca da bollo ogni 4 pagine formato A4, mentre per le copie semplici l’importo di € 0,26 ogni due pagine formato A4 e di € 0, 52 ogni pagina formato A3.

E’ inoltre previsto dal DLgs. 97 del 2016 l’accesso civico (semplice o generalizzato) che consente a chiunque di accedere a dati, documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse legittimo (Art. 5, DLgs. 33/2013).

L’accesso civico semplice consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni che le amministrazioni hanno l’obbligo di pubblicare  (art.5, c. 1).

L’accesso civico generalizzato (o accesso FOIA) consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni ulteriori rispetto a quelli che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare (art.5, c. 2).

Per accedere al materiale archivistico e fotografico relativo alle province di Frosinone e Latina è necessario:
– compilare il modulo soprastante e inviarlo, con copia del documento di identità, a uno dei seguenti indirizzi: PEO: sabap-lazio@cultura.gov.it.it; PEC: sabap-lazio@pec.cultura.gov.it

Per maggiori informazioni, consulta il servizio “Archivio documentario” e “Archivio fotografico”.

Nell’ambito dell’attività di valorizzazione del patrimonio culturale e nel rispetto di quanto previsto agli art. 106-108 del D.lgs. 42/2004 e s.m.i., la Soprintendenza può concedere i diritti di riproduzione di beni culturali di propria competenza per la realizzazione di progetti editoriali e/o pubblicitari a fronte del pagamento di una tariffa stabilita.

Per la richiesta di immagini e sui diritti di riproduzione compila il modulo soprastante. 

Per maggiori informazioni consulta anche la pagina relativa al servizio “Archivio fotografico”.

Come previsto dal Codice dei Beni Culturali, art. 108, è possibile fare richiesta di spazi di Musei e Aree Archeologiche per svolgere varie attività: riprese televisive, cinematografiche e fotografiche, meeting, inaugurazioni, catering, cene di gala, eventi espositivi, spettacoli, prolungamento orario di apertura, etc.

Le richieste, indirizzate alla Soprintendenza devono pervenire almeno 20 gg. prima dell’evento, eventualmente anche via email, al seguente indirizzo sabap-lazio@cultura.gov.it compilando il modulo soprastante.

Successivamente, se necessario, verrà effettuato un sopralluogo per individuare la zona/zone oggetto della concessione. 

Il rilascio della Concessione d’uso da parte della Soprintendenza comprende l’oggetto della concessione, le modalità di pagamento del canone da pagare sempre prima dell’evento (almeno sette giorni prima), le prescrizioni a tutela del sito e dei visitatori, oltre alla richiesta di polizza assicurativa per eventuali danni a cose e/o persone. Inoltre per garantire la tutela, la sicurezza e la salvaguardia delle strutture date in concessione, la Soprintendenza valuterà l’esatto numero di personale dell’Amministrazione da impiegare in concomitanza con le attività previste. 

Al suddetto personale dovrà essere corrisposto, dal richiedente, il pagamento delle prestazioni occasionali in conto terzi (circ. 85 del 04/03/2010 del Ministero accordo concernente le attività eseguite nell’ambito di contratti e convenzioni per conto terzi).

TABELLA CANONE MINIMO GIORNALIERO

Si specifica che le seguenti tariffe si riferiscono ad un canone giornaliero base, che non comprende le spese per le giornate di allestimento e smontaggio, da quantificare a seconda delle singole necessità  e della tipologia dell’allestimento, precisando che il costo è comunque inferiore rispetto alle tariffe giornaliere di seguito riportate.

Si precisa che il canone è calcolato per l’utilizzo di uno spazio delimitato all’interno del singolo sito culturale e senza allestimenti impegnativi. Per esigenze diverse e/o particolari verrà valutato un preventivo specifico, sulla base della tipologia e delle modalità dell’attività da realizzare.

Museo e/o Area Archeologica

           Tariffa

Riprese fotografiche e filmate per  televisione, cinema e web con finalità divulgativo – scientifiche

€ 1.000,00/5.000,00

Riprese fotografiche e filmate per televisione, cinema e web per programma di intrattenimento

€ 1.500,00/5.500,00

Riprese fotografiche e filmate per televisione, cinema e web con finalità pubblicitarie

€ 2.500,00/10.000,00

Evento (meeting, inaugurazioni, catering)

€ 2.000,00/5.000,00

Prolungamento orario di apertura per visita del sito culturale

€ 800,00/2.000,00

TARIFFE PERSONALE IN PRESTAZIONE OCCASIONALE

Personale di Vigilanza, Tecnico, Amministrativo (area I e II)

  • € 25,00 dalle ore 06:00 alle ore 22:00
  • € 30,00 dalle ore 22:00 alle ore 06:00 e diurno festivo

Funzionario (area III)

  • € 30,00 dalle ore 06:00 alle ore 22:00
  • € 35,00 dalle ore 22:00 alle ore 06:00 e diurno festivo

Le tariffe sono da intendere come compenso orario lordo; il pagamento dei compensi spettanti al personale suddetto dovrà essere effettuato entro 15 giorni dalla consegna da parte dell’Ufficio Servizi Aggiuntivi dei tabulati con il conteggio a ratifica delle ore effettivamente svolte e avverrà mediante versamento ad personam su c/c bancario o postale, al netto della ritenuta di acconto (20%); quest’ultima, in ottemperanza alla vigente legge sulla tassazione degli introiti percepiti dai lavoratori, dovrà essere versata a cura di  un soggetto giuridicamente in grado di assolvere agli obblighi di legge.