Teatro Romano

Comune
Terracina (LT) 

Località
piazza Municipio

Datazione
secondo/terzo quarto del I sec. a.C.

Il teatro romano di Terracina è venuto in luce durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, le stratificazioni medievali e moderne furono abbattute lasciando intravvedere una struttura molto ben conservata perché aveva svolto la funzione di basamento delle costruzioni sopraggiunte e questo ha consentito il recupero delle strutture archeologiche e di elementi della configurazione urbana antica. La peculiarità di questo teatro sta nel fatto che esso è costruito “alla greca”, cioè considerando il paesaggio antistante quale scenografia naturale della rappresentazione, la cavea, dunque è insolitamente addossata al declivio della collina e non costruita su arcate che, in genere, ospitavano attività legate all’afflusso degli spettatori. Un luogo che ha restituito un deposito ricco di reperti conservati intatti sotto le costruzioni soprastanti, tra questi due basi marmoree dedicate ai figli adottivi di Augusto, i suoi nipoti Gaio e Lucio, che la città aveva elevato a propri patroni, erigendo i loro simulacri, dopo la morte dei due giovani, e ponendoli proprio in luogo dei posti a loro riservati nelle prime file della cavea. La struttura del teatro era caratterizzata da un porticus post scaenam che oggi, con i resti del suo colonnato rappresenta il confine settentrionale della piazza.