Mura poligonali di Arpino

Comune
Arpino, (FR)

La città di Arpino in epoca romana sorgeva su due colli: la Civita Falconiera e la Civitavecchia. La sella tra le due alture, oggi Piazza del Municipio, era probabilmente occupata dal foro. Città di fondazione Volsca, passò ai Romani nel 304 alla fine della Guerra Sannitica. L’anno seguente ricevette la civitas sine suffragio e nel 188, con una lex Valeria, ottenne la piena cittadinanza. 

I resti più imponenti sono i tratti di mura in opera poligonale. Sono lunghe circa 3 km e in alcuni punti conservate per 6 metri di altezza. Realizzate in calcare, sul lato orientale sono invece in puddinga e la tessitura della muratura tende al quadrato. Di notevole interesse è la porta a ogiva della Civitavecchia di tipo sceo, all’angolo est delle mura. L’apertura della porta è costituita da un falso arco alto poco più di 4 metri che potrebbe risalire alla prima fondazione volsca della città, forse nel V secolo a.C. 

Le mura sono poi state successivamente restaurate in epoca romana e in epoca medievale con l’aggiunta di torri e porte.