Comune
Itri (LT)
Località
Valle di Sant’Andrea
Il Forte di Sant’Andrea venne costruito nel 1806 secolo per controllare l’omonima gola al cui interno si inerpica la Via Appia nel tratto compreso tra Fondi e Itri. Il nome del luogo deriva dalla una cappella eretta in onore di Sant’Andrea Apostolo nel VI secolo, all’epoca di Gregorio Magno.
Il bastione, costruito per volere di Gioacchino Murat, ebbe come scopo principale quello di difendere il Regno di Napoli dalle minacce provenienti dallo Stato Pontificio poiché la città di Fondi, aperta nella pianura, non era adatta a contrastare l’avanzata di truppe nemiche.
Al Forte di Sant’Andrea si sono svolte importanti battaglie: nel 1814 contro austriaci e nel 1860 contro l’esercito piemontese in appoggio a Gaeta, dove si era rifugiato Francesco II di Borbone in seguito all’impresa dei Mille.
Il forte sorge sulle rovine di un tempio di epoca romana dedicato ad Apollo. L’aspetto del luogo, con il tempio e le strutture che lo circondavano, è a noi noto soprattutto grazie agli acquerelli di Carlo Labruzzi del 1789 e alle descrizioni settecentesche del Pratilli che percorrendo la Via Appia ne descrisse i resti.
Gli edifici insistevano su imponenti terrazzamenti alti fino a 14 metri, realizzati in opera poligonale e calcestruzzo con paramento in opera incerta, di epoca tardo repubblicana. All’interno dei terrazzamenti vennero ricavate 27 camere adibite a cisterne collegate probabilmente a un acquedotto e in grado di stivare due milioni di litri d’acqua. La gran parte delle strutture fu tuttavia distrutta proprio per la realizzazione del forte.